Un sabato fortunato, accetto due inviti per dimenticare l'orrore di Halloween e mi ritrovo immerso nelle cose che amo di più.
“Doppio senso: percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim”
Un progetto magistralmente curato da Valeria Bottalico per rendere accessibili mostre e spazi della Collezione anche ai non vedenti, in collaborazione con l'Istituto Ciechi di Milano e la presenza di Felice Tagliaferri, scultore di fama internazionale.
Visitiamo la mostra di Gaitonde, resto incantato dalla bravura di Valeria nel raccontare agli ospiti non vedenti le opere esposte, aiutata anche da alcune tavole in rilievo realizzate per l'occasione.
Gli ospiti esplorano con mani curiose le opere riprodotte e,mi rendo conto che stanno apprezzando il lavoro dell'artista indiano in una maniera nuova per me.
Ci spostiamo negli storici spazi della Collezione permanente, l'incontro con la scultura “Giovane donna a forma di fiore” di Max Ernst permette agli ospiti un contatto profondo e,mentre le dita sfiorano la scultura,i volti si illuminano, sono felice di essere presente a questa prima volta.
La visita si conclude con un laboratorio di scultura, dove agli ospiti viene chiesto di riprodurre un'opera usando come modello una riproduzione su carta a rilievo.
Osservo, incredulo e pieno di meraviglia, persone non vedenti intente a realizzare, spesso con grande precisione e bellezza i loro lavori in creta, con lo scultore Tagliaferri che, premuroso, li consiglia e li incoraggia.
Ho passato una vita a leggere Sacks e le sue storie cliniche, mi tornano in mente le esperienze sinestetiche di tanti suoi pazienti, le infinite possibilità di adattarsi del nostro cervello; a quel punto mi faccio tentare da una delle riproduzioni: è una figura semplice, di colore nero, chiudo gli occhi ed inizio a sfiorare con le dita la superficie, sento i contorni, le superfici lisce e quelle più rugose.
Per quanto mi sforzi di dare un volto, un'immagine a quello che vado sfiorando, non succede nulla.
Non sono deluso, solo un po contrariato dai limiti del mio cervello pigro o privilegiato e, veramente grato alla Collezione Peggy Guggenheim per avermi fatto provare un esperienza così profonda.
Per chi fosse interessato a partecipare ai prossimi appuntamenti di Doppio Senso consiglio di consultare il sito della Collezione http://www.guggenheim-venice.it/doppio-senso/percorsi-tattili.html per le prossime tre date in programma.
FOHAT Salon by O&C Antiques
Ho iniziato a frequentare mostre ed aste d'antiquariato da piccolo, dieci, undici anni, mi aggiravo curioso tra i saloni di Palazzo Giovanelli e Palazzo Correr, non distanti da casa mia, rapito dal profumo delle cere dei mobili e dall'odore della carta.
Tornavo a casa carico di cataloghi della Casa d'Aste Semenzato, pieni di foto in bianco e nero, pesantissimi e, per me, molto preziosi.
Venezia, era allora, con Firenze, la città degli antiquari , con molti negozi di antichità e alcune importanti mostre annuali ( ne ricordo di bellissime a Palazzo Grassi e Ca'Vendramin Calergi ), con il passare degli anni molti nomi storici hanno chiuso o si sono trasferiti.
Di quell'epoca restano i ricordi, antiquari che coniugavano gusto e saper vivere, mostre che durante l'anno portavano gli antiquari in giro per l'Italia ad esporre e vendere i loro tesori.
Siamo in un'epoca nuova, nuovi spazi all'interno delle case richiedono nuovi stili, ai Millennials le gabbie stilistiche dell'antiquariato classico vanno strette ed interessano poco: l'oggetto d'arte, spesso il mobile vintage, interessano anche per la loro carica totemica, la loro riconoscibilità e capacità di catalizzare energie in un meticciato di stili e provenienze.
Orseola e Chiara, con FOHAT hanno accettato e vinto questa sfida, l'antiquariato che si rinnova e adatta a nuove esigenze, trame preziose accostate a foto d'autore contemporanee, sculture, quadri che dialogano con appliques che si fanno architettura.
Parterre colto ed elegante per l'occasione, con persone che adoro e non incontravo da molto tempo, mi hanno dato la sensazione che non tutto sia perduto a Veniceland.
http://www.oc-antiques.com
http://www.veniceactually.com
http://www.castello925.it
Giuseppe Boscaro junior aka Jason Bolkano è un’esperto di arte e antiquariato, convertito al WEB 2.0. In rete la sua anima un po’ barocca, un po’ illuminista ha intrapreso la via di Instagram per raccontare la città più "raccontata" del mondo. Iger e blogger appassionato, grazie alla profonda conoscenza della città e della laguna, crea percorsi inaspettati alla scoperta di Venezia . Consulenti d’eccellenza i suoi 4 gatti, rigorosamente veneziani. Parla veneziano, italiano, serbo e inglese.